lunedì, Maggio 18, 2020

Germania e Francia propongono un piano da 500 miliardi per rilanciare l’Europa

La cancelliera: “È il bilancio dell’Unione la risposta giusta alla crisi, rafforzare la coesione europea”. Il presidente: “I Paesi non dovranno rimborsare gli aiuti”. Von der Leyen apprezza. Per Palazzo Chigi è “un buon passo in avanti”

di Massimo Maugeri     

                                          ANGELA MERKEL       RECOVERY FUND          UE

da aggiornato alle 20:38 18 maggio 2020

Un piano di ripresa “ambizioso, temporaneo e mirato” con una potenza di fuoco da 500 miliardi di euro legato al bilancio europeo per rilanciare l’economia del Vecchio Continente e affrontare “la piu’ grave crisi della storia dell’Ue”. L’asse Parigi-Berlino si rinsalda e Angela Merkel e Emmanuel Macron mettono sul tavolo la proposta che con ogni probabilità darà la svolta alla risposta europea alla crisi scatenata dalla pandemia di coronavirus.

La proposta non scontenta l’Italia e Palazzo Chigi parla di “un buon passo in avanti che va nella direzione sin dall’inizio auspicata per una risposta comune ambiziosa alla pandemia: una dimensione di 500 miliardi euro di soli trasferimenti è senz’altro un buon punto di partenza, ed è comunque una dotazione di sussidi che si avvicina a quanto richiesto di recente dall’Italia e da altri partner. Da questa somma si può partire per rendere ancora più consistente il Recovery Fund, nel quadro del budget europeo“.

Plaude anche la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, che presenterà il piano dell’esecutivo Ue sul Recovery plan legato al Bilancio pluriennale dell’Unione il 27 maggio: von der Leyen parla di “proposta costruttiva in linea con quella della Commissione”.

L’Europa deve rimanere unita e solidale: a questo scopo proponiamo di mettere insieme un fondo temporaneo di 500 miliardi di euro da mettere a disposizione delle spese necessarie” per risollevare l’economia colpita dal coronavirus annuncia Angela Merkel durante una conferenza stampa in videoconferenza con Emmanuel Macron. “È decisivo”, ha aggiunto la cancelliera”, che un “tale fondo sia rispettoso dei trattati e che rispecchi l’autonomia dei diversi Stati membri dell’Ue”.

La novità di rilievo è che i 500 miliardi non saranno prestiti ma dotazioni agli Stati membri e il fondo assegnerà risorse direttamente ai Paesi più colpiti dalla crisi: i 500 miliardi si aggiungeranno al bilancio pluriennale europeo, nel rispetto dei trattati.

I fondi saranno presi sul mercato e indirizzati ai settori più in crisi”, spiega ancora Merkel secondo cui “sarà compito della commissione lavorare sulla proposta franco-tedesca. Siamo pronti a contribuire perché si arrivi all’unanimità su questo”.

“I 500 miliardi di euro sono lì per rispondere alla crisi sanitaria ed economica e andranno a settori non solo tecnologici. È una forte risposta economica che aiutera’ a combattere la disoccupazione nelle regioni più vulnerabili”, aggiunge Emmanuel Macron, ribadendo che i 500 miliardi non saranno prestiti agli Stati ma dotazioni: il fondo assegnerà risorse direttamente ai Paesi più colpiti dalla crisi.

La proposta di Parigi e Berlino, secondo il testo dell’accordo diffuso dalla cancelleria di Berlino e dall’Eliseo, prevede che il fondo sarà “temporaneo e mirato, nel contesto del prossimo quadro finanziario pluriannuale”, la Commissione dovrà finanziarlo con un’emissione di debito comune sui mercati a nome dell’Ue su una base giuridica che rispetti in pieno il Trattato europeo, il quadro finanziario dell’Ue e i diritti dei parlamenti nazionali.

Un accesso condizionato

Il Recovery Fund sarà dotato di 500 miliardi di euro sotto forma di spese inserite nel bilancio Ue per i settori e le regioni più colpite, sulla base di programmi di bilancio dell’Ue e nel rispetto delle priorità europee”, in particolare negli investimenti per la transizione ecologica e digitale, ricerca e innovazione. Si tratterà di un “complemento eccezionale, integrato nella decisione relativa alle risorse proprie, con un volume e una data di scadenza chiaramente specificati, e che sarà legato a un piano di rimborso vincolante al di là del prossimo quadro finanziario pluriennale sul bilancio Ue. Il piano, sottolineano Parigi e Berlino, richiederà anche “un impegno chiaro da parte degli Stati membri per l’applicazione di politiche economiche sane e un programma di riforme ambizioso”.

Il prossimo passo politico sarà quello di ottenere il consenso di tutti e 27, cosa che il presidente del Consiglio europeo Charles Michel si impegna a fare: Questo è un passo nella giusta direzione. Per raggiungere un accordo tutto i 27 Stati membri saranno coinvolti”, dice.

Moderatamente entusiasta il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, Il piano franco-tedesco “è un punto di partenza positivo – dice – ora mettiamoci al lavoro per raggiungere l’obiettivo ambizioso indicato dal Parlamento europeo”. L’Eurocamera aveva approvato una risoluzione in cui si parlava di “almeno 1000 miliardi” per il Recovery Fund.

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