martedì, Marzo 24, 2020

I benzinai incrociano le braccia. Il garante, non scioperate. Accordo Abi-Sindacati: In banca solo con appuntamento

Istituti si impegnano ad acquisto delle mascherine

Redazione ANSA ROMA 24 marzo 2020 22:30 NEWS

Uno stop progressivo dell’attività dei benzinai era stato proclamato a partire da mercoledì sulle autostrade, per poi abbracciare via via gli altri impianti, ma la Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali ha invitato i sindacati a revocare lo sciopero.

La Commissione di garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali invita infatti “le Organizzazioni sindacali FAIB Confesercenti, FEGICA Cisl, FIGISC ANISA Confcommercio, a revocare immediatamente l’astensione, dandone tempestiva comunicazione anche alla Commissione”.

Anche dal premier Conte in serata arriva un monito: “Invito tutti a soprassedere” sull’annunciato progressivo stop agli impianti di benzina perché è un servizio essenziale: “Troveremo una soluzione con la ministra De Micheli. Ma non possiamo consentire che si arrivi a un’interruzione di questo pubblico servizio”.

Intanto la Ministra dei trasporti, Paola De Micheli, e il Ministro dello Sviluppo Stefano Patuanelli, stanno agevolando e promuovendo le intese tra i concessionari e i benzinai. Lo si legge in una nota, in cui si precisa che i gestori potranno concordare con i concessionari autostradali periodi di apertura alternata. Dovranno essere, in ogni caso assicurati, i rifornimenti in modalità self-service.

Intanto intesa tra Abi e sindacati sui servizi allo sportello. In banca solo per appuntamento, acquisto di mascherine per i dipendenti e altre misure per far rispettare la distanza di almeno 1 metro. E’ quanto prevede l’accordo che integra il protocollo già firmato dalle parti lo scorso 16 marzo. La riunione si era resa necessaria dopo alcune criticità denunciate dai sindacati in alcuni istituti di credito nelle misure di sicurezza.

In particolare, nell’accordo, Abi e sindacati “tenuto conto del perdurare della difficoltà di approvvigionamento e della prioritaria destinazione alle strutture sanitarie impegnate nella lotta contro il coronavirus” delle mascherine, le “banche si impegnano a porre in essere le necessarie soluzioni organizzative per mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro quale principale misura di contenimento della diffusione del virus nonché l’adozione di ulteriori misure alternative a ridurre il rischio di contagio”. In ogni caso gli istituti di credito “confermano l’impegno ad acquistare” le mascherine “per assegnare ai dipendenti con contatto con il pubblico, a partire dalle zone a maggior rischio di contagio, ove risultino di più difficile concreta adozione le misure organizzative per mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro nonché di quelle alternative (ad es. plexiglass)”. Abi e sindacati si sono dati così appuntamento il 2 aprile per fare il punto sull’attuazione delle misure.

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