lunedì, Aprile 6, 2020

Italia vicina all’accordo sul Mes. Poi un piano Marshall da 1.500 miliardi per l’Europa

Secondo quanto risulta amilanofinanza.it,i Paesi dell’Eurozona hanno raggiunto un accordo, da annunciare domani all’Eurogruppo, sul prestito senza condizioni. La linea sarà messa a disposizione nei prossimi 12 mesi con rimborsi fra 5 e 10 anni. Critico Matteo Salvini.

da MF MilanoFinanza.it del 06/04/2020 12:45 

di Elena Dal Maso

Secondo quanto risulta a milanofinanza.it da fonti europee, in vista dellEurogruppo di domani, l’Italia ha trovato un accordo quadro generale con gli altri Paesi dell’Unione. In base alla bozza, Bruxelles intende usare la linea ECCL (Pandemic Crisis Support Enhanced Conditions Credit Line) che fa parte del kit di strumenti in mano al Mes, il Meccanismo europeo di stabilità (Esm, European Stability Mechanism), per prestare soccorso agli Stati colpiti dalla pandemia.

La misura è aperta a tutti e servirà “per finanziare nello specifico i servizi sanitari e le misure adottate o da adottare in contrasto allo scoppio della pandemia”. In linea generale l’accesso allEsm sarà limitato al 2% del pil di ciascun Paese, “nel rispetto delle regole fiscali europee, compresa l’eventuale flessibilità applicata dalle istituzioni comunitarie”. In base al documento di bozza, le misure saranno precisate in un Memorandum of Understanding (MoU), che vedrebbe condizioni uguali per tutti i membri.

La linea di credito (non-revolving credit line) viene aperta per 12 mesi, prolungabili per altri 6, con un rientro del prestito previsto fra 5 e 10 anni. L’Esm può in aggiunta finanziare una linea di credito attraverso l’emissione di Social Stability Bonds. Le attuali commissioni applicate dall’Esm, pari a 50 punti base upfront e 35 punti base annuali, verranno ridotte per la circostanza se non addirittura annullate.

 Critica intanto la posizione di Matteo Salvini. Il leader della Lega ha infatti twittato: “No Mes o sfiducia al governo”.

I Paesi del Nord Europa come Germania, Olanda e Finlandia non hanno per ora fatto il passo avanti sugli eurobond. Però gli Stati dell’Unione sono al lavoro, secondo quanto risulta a milanofinanza.it, per un piano Marshall da 1.500 miliardi di euro. La condizione in questo caso degli Stati del centro e Nord Europa è di vedere implementate le riforme da parte dellItalia e dei Paesi del Sud Europa che da anni Bruxelles chiede. 

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