lunedì, Novembre 15, 2021

Lavoro sottopagato – In dieci anni triplicati gli stagisti over 55. Come funziona all’estero: in Francia può fare un tirocinio solo uno studente, in Germania per gli stage post-studio oltre i 3 mesi c’è il salario minimo.

Alessio a 42 anni si è visto proporre uno tirocinio da 600 euro, Guglielmo ha lavorato 10 mesi a 3 euro all’ora: come testimoniano le storie dei nostri lettori, gli stage extracurriculari sono diventati una delle principali storture del mercato del lavoro in Italia. Eleonora Voltolina, direttrice della Repubblica degli Stagisti: “Ogni normativa ha pro e contro. Con la soluzione francese idealmente tirocinanti adulti non ce ne sono. I tedeschi invece hanno usato la leva economica per evitare che sia troppo conveniente prendere uno stagista al posto di un lavoratore”

di Daniele Fiori | 15 NOVEMBRE 2021

 

 

 

 

 

In Francia esistono solo gli stage curriculari, che quindi possono essere svolti esclusivamente da chi sta facendo un percorso scolastico, formativo o universitario. In Germania invece è previsto il Freiwilliges Praktikum, simile al nostro stage extracurriculare, ma se la durata supera i 3 mesi la retribuzione è obbligatoria e l’importo non può essere inferiore al salario minimo previsto per legge, che per il 2021 è fissato ad almeno 9,60 euro l’ora (poco più di 1.500 euro al mese). In Italia, invece, per gli stage extracurriculari è semplicemente prevista un’indennità obbligatoria minima che nel Lazio – la Regione più virtuosa – è fissata a 800 euro al mese, ma può essere anche di appena 300 euro. E così i “tirocinanti” che però devono avere uno o più anni di esperienza sono diventati una delle principali storture                  del mercato del lavoro nel nostro Paese. “Lo strumento del tirocinio in Italia non è assolutamente pensato per gli adulti ma viene utilizzato anche per gli adulti. Molto spesso va a sostituire un vero contratto di lavoro, che servirebbe a persone che hanno famiglia, un affitto o un mutuo da pagare. È sbagliato anche dal punto di vista psicologico, perché significa far ‘retrocedere’ la persona, ignorare le sue esperienze pregresse”, spiega a ilfattoquotidiano.it Eleonora Voltolina, fondatrice e direttrice della Repubblica degli Stagisti.

Tra le storie raccontate dai lettori che hanno partecipato alla campagna No al lavoro sottopagato del fattoquotidiano.it(inviando le loro segnalazioni a redazioneweb@ilfattoquotidiano.it) emergono anche quelle degli stage-truffa. Come Alessio, 42enne che vive a Torino e si è visto proporre un tirocinio di 600 euro al mese a 40 ore settimanali come addetto al reparto ortofrutticolo in un discount. “Ho una conoscenza diretta che lavora in quel discount e mi ha riferito che da almeno 10 anni vede passare stagisti ogni 6 mesi e nessuno di loro riceve uno straccio di contratto“, ha raccontato nella sua mail. “Spesso vengono proposti stage anche a persone che hanno delle esperienze e una scolarizzazione buona. In quel caso lo stage serve a chi assume a sfruttare il lavoro del dipendente”, commenta Voltolina. E i numeri, analizzati proprio di recente su repubblicadeglistagisti.it, confermano che il fenomeno dello stagista-adulto è in aumento: tra il 2012 e il 2019 (l’ultimo anno pre-Covid) le persone tra i 35 e i 54 anni che hanno svolto uno stage extracurricolare sono raddoppiate (da 26mila a 49mila in un anno). Un decennio fa gli over 55 stagisti erano poco più di 3mila in un anno, nel 2019 la cifra è schizzata a quasi 10mila, il triplo.

Durante la pandemia il numero dei tirocini attivati si è inevitabilmente ridotto, ma nel frattempo questa stortura si è accentuata: se i tirocini extracurriculari degli under 25 sono calati del 36% nel 2020, quelli degli adulti con più di 55 anni sono diminuiti solo del 20% (restano circa 8mila in un anno). Lo testimoniano anche altre mail dei nostri lettori: Antonio, 30 anni, è sviluppatore web e sta facendo uno stage a 500 euro con la speranza di essere assunto. Emanuele ha svolto un corso di preselezione in un’agenzia di consulenza finanziaria per poi scoprire che era uno tirocinio non retribuito. Per finire con la storia-simbolo dello stage infinito di Guglielmo: 10 mesi a 3 euro all’ora per almeno 11 ore di lavoro, alla fine è stato cacciato perché si è ammalato.

Come funziona in Francia
Le principali storture italiane riguardano i tirocini extracurriculari, quelli svolti da una persone non iscritta a un percorso formale di istruzione o formazione. In Francia questo tipo di stage non è previsto: esiste solo quello curriculare, lo stagista quindi può essere solamente uno studente. Come in Italia, il rapporto di stage è regolato da una convenzione. Quella francese, la Convention de stage, deve essere firmata sia dal tutor aziendale sia dal docente di riferimento dello studente. La durata massima è di 6 mesi e il tirocinio deve essere accompagnato da almeno 200 ore all’anno di insegnamento. Inoltre, a differenza dell’Italia, la normativa francese prevede l’obbligo di un’indennità per gli stage curriculari che durano più di due mesi. La tariffa oraria della cosiddetta gratification a fine 2020 era fissata ad almeno 3,90 euro l’ora. Sono circa 550 euro al mese che l’azienda deve pagare allo studente stagista.

Come funziona in Germania
In Germania invece, come in Italia, esistono stage curriculari ed extracurriculari. I primi sono chiamati Pflichtpraktikum(praticantato obbligatorio), i secondi Freiwilliges Praktikum (praticantato volontario).                          Anche la normativa tedesca – come quella italiana – non prevede una remunerazione minima per il Praktikum obbligatorio, ovvero quello svolto da chi sta seguendo un percorso scolastico, formativo o universitario.

Le differenze con il nostro Paese invece emergono chiaramente se si parla di tirocini extracurriculari, quelli che i tedeschi definiscono volontari. Questo tipo di stage può essere svolto sia da uno studente sia dopo il conseguimento del titolo di studio: la durata è di 3-6 mesi, estendibili fino a 12. La retribuzione è obbligatoria ai sensi della legge sul salario mimino del 2015 e appunto la paga oraria non può essere inferiore a quella fissata per legge (9,60 euro nel 2021). Esistono però dei paletti: ad esempio, per ricevere il compenso, la durata del tirocinio deve essere superiore ai 3 mesi. Il ministero del Lavoro tuttavia mette a disposizione un portale ad hoc (ma anche una linea telefonica) tramite il quale i tirocinanti possono facilmente sapere quale indennità spetta loro per legge.

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