lunedì, Ottobre 5, 2020

Ok dei cda alla fusione Nexi-Sia. Sarà una public company da 15 mld

Approvato il memorandum per l’incorporazione dell’azienda controllata da Cassa Depositi e Prestiti nella pay tech italiana. Cdp avrà una quota del nuovo gruppo di poco superiore al 25% e Mercury ne avrà circa il 23%. Resterà quotata con un flottante del 40%. Stimate sinergie di circa 150 milioni annui a regime | Via libera al matrimonio Sia-Nexi | Che matrimonio Sia

da del 05/10/2020 06:53

di Paola Valentini

Fusione fatta tra Nexi e Sia. Dopo i cda che si sono svolti nel tardo pomeriggio di ieri per studiare le linee strategiche del merger, come da  milanofinanza.it, nella notte i due gruppi hanno annunciato di aver sottoscritto un memorandum of understanding per l’integrazione dei due gruppi da realizzarsi tramite la fusione per incorporazione della società hi-tech europea leader nei servizi tecnologici e nelle infrastrutture di pagamento, controllata da Cassa Depositi e Prestiti, nellapay tech leader italiana dei pagamenti digitali.

Il memorandum è stato sottoscritto inoltre dai rispettivi azionisti di riferimento, Cdp Equity e Fsia Investimenti per Sia e da Mercury UK, società posseduta dai fondi Bain Capital, Advent International e Clessidra per Nexi.

Il nuovo gruppo reterà quotato sull’Mta di Borsa italiana. Sono previste dallaggregazione sinergie industriali e finanziarie, inizialmente quantificabili in circa 150 milioni di euro ricorrenti annui a regime, di cui circa 100 milioni di minori costi operativi, circa 35 milioni di maggiore margine operativo grazie a sinergie di ricavo di circa 50 milioni e circa 15 milioni in termini di efficientamenti di capex, oltre a un risparmio one-off di capex pari a ulteriori 65 milioni di euro. Nexi e Sia inoltre stimano che l’operazione genererà un aumento a doppia cifra dell’utile per azione nel 2022.

Tenuto conto delle sinergie attese, l’operazione porterà alla creazione di un campione europeo nel settore dei pagamenti digitali la nuova società beneficerà di ricavi aggregati pro-forma al 31 dicembre 2019 pari a 1,8 miliardi, di un ebitda aggregato pro-forma pari a 1 miliardo e di un flusso di cassa operativo di 800 milioni.

La nuova realtà avrà circa 5,5 mila collaboratori in 15 Paesi, di cui oltre 4 mila impegnati in un polo tutto italiano di tecnologia e innovazione digitale. “In un mercato come quello italiano in cui i pagamenti digitali, seppur in crescita, hanno una quota di penetrazione pari al 24%, il nuovo gruppo potrà cogliere tutte le opportunità di crescita organica con l’obiettivo di accelerare, insieme alle banche partner, la diffusione dei pagamenti digitali a beneficio dei cittadini, delle imprese e della Pubblica Amministrazione”, spiegvano Nexi e Sia in una nota congiunta.

Il rapporto di cambio prevede che gli azionisti di Sia riceveranno 1,5761 azioni Nexi per ogni azione Sia, e avranno una quota del 30% circa del capitale del nuovo gruppo mentre gli attuali azionisti di Nexi ne manterranno il 70% circa.

Quindi, Cdp, indirettamente per il tramite di Cdpe e Fsia, avrà una quota complessiva del capitale di poco superiore al 25% e Mercury ne avrà circa il 23%.

Ai valori attuali di borsa la nuova azienda avrà una capitalizzazione complessiva superiore a 15 miliardi, risultando una delle dieci società a maggior capitalizzazione sul mercato italiano e avrà da subito un flottante superiore al 40% del capitale sociale, a conferma della propria natura di public company.

L’operazione è condizionata, tra l’altro, all’esito soddisfacente dell’attività di due diligence confirmatoria reciproca su Nexi e Sia, alle necessarie approvazioni degli organi societari delle parti coinvolte nell’operazione per la sottoscrizione di accordi vincolanti, all’assenza di obblighi di promuovere un’offerta pubblica di acquisto sulle azioni del nuovo gruppo ovvero l’applicabilità dell’esenzione conseguente all’approvazione della fusione con il meccanismo del whitewash, e all’ottenimento delle autorizzazioni regolamentari. E’ previsto che l’operazione sia completata entro la prossima estate.

Il nuovo gruppo sarà guidato dall’attuale ad di Nexi, Paolo Bertoluzzo in qualità di ad e dg. L’attuale ad di Sia, Nicola Cordone, condurrà fino al closing le attività inerenti la gestione ordinaria della società, per poi intraprendere nuove sfide professionali.

Nexi è assistita da BofA Securities, Hsbc Bank e Mediobanca come advisor finanziari, da Legance per gli aspetti legali nonché da Pwc per la due diligence finanziaria e contabile e da Kpmg per gli aspetti fiscali.

Sia ha J.P. Morgan come sole financial advisor e supportata da Rothschild per specifiche attività nel contesto della transazione, da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners per gli aspetti legali e da Kpmg per la due diligence finanziaria e contabile e da Tremonti, Romagnoli, Piccardi e Associati per le tematiche fiscali. Mercury UK è seguita da Imi- Intesa Sanpaolo e Nomura come advisor finanziari.

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