mercoledì, Giugno 10, 2020

Piazza Affari in calo, Europa debole…..

Il listino milanese ha chiuso la seduta in calo, in linea con la debolezza diffusa in tutta Europa. Il Ftse Mib ha segnato un -1,49% a 19.930 punti, penalizzato dalla perfomance dei bancari sui cui ha pesato l’aumento dello spread Btp/Bund.

da  del 09/06/2020 18:35

Nel frattempo Wall Street prosegue la seduta sotto la parita(Dow Jones -0,98%) con alcune prese di profitto dopo il rally degli scorsi giorni. A pesare sul sentimet del mercato da un lato le tensioni geopolitiche, dopo che, secondo la stampa locale, la Corea del Nord ha tagliato tutte le comunicazioni con la Corea del Sud, dall’altro la decisione di ieri dello European Systemic Risk Board di raccomandare la non distribuzione di dividendi e lo stop ai buyback per il 2020 per il settore finanziario.

Sul fronte dei dati macro, la bilancia commerciale della Germania, in termini destagionalizzati, ha registrato ad aprile un surplus di 3,2 miliardi di euro. Nel dettaglio, le esportazioni tedesche sono crollate del 24% a livello mensile e del 31,1% su base annuale, mentre le importazioni sono calate del 16,5% a livello congiunturale e del 21,6% su base tendenziale.

A piazza Affari, in forte calo il settore bancario con lo spread Btp/Bund in allargamento a 179 punti base rispetto ai 172,154 pb della chiusura di ieri: Ubi B. -5,4%, Intesa Sanpaolo 4,62%, Unicredit -3,71%, Mediobanca -3,22%, Banco Bpm -2,92%, Bper -1,43%, B.Mps -5,08%, B.P.Sondrio -3,17%.

Focus sul comparto oil e oil service, con i prezzi del petrolio in calo mentre gli operatori continuano a valutare se il nuovo ciclo di tagli alla produzione annunciato dallOpec e dei suoi alleati sara’ sufficiente per sostenere il recente rally: Saipem -2,7%, Eni 2,98%, Tenaris -1,77%.

Contrastati gli industriali. In flessione Fca (-4,39%), Leonardo Spa (-4,14%), Pirelli (-2,71%), e B. Unicem (-0,68%), mentre hanno chiuso in territorio positivo Stm (+0,29%), Prysmian (+0,29%) e Ferrari (+1,15%).      In luce, invece, Cnh I. (+2,16%), dopo che la societa’ ha reso noto una serie di aggiornamenti sull’investimento di 250 milioni di dollari, effettuato attraverso il suo segmento di veicoli commerciali Iveco, in Nikola Corporation: Cnh ha ufficializzato che la sua partecipazione in Nikola, azienda quotata negli Usa per effetto della business combination con la Spac VectoIQ, e’ pari al 7,11%.

In progresso Nexi (+2,53%), che ha beneficiato del piano presentato al Governo dalla task force guidata da Vittorio Colao, che sostiene i pagamenti digitali. Ha contenuto, invece, le perdite Tim (-0,65%), con gli analisti che si sono focalizzati sulle indicazioni sul tema delle infrastrutture contenute sempre nel Piano Colao.

Tra le mid cap, in rialzo De’Longhi (+4,53%), che ha proseguito i guadagni della vigilia, Reply (+1,68%) e Sesa (+1,74%), mentre hanno perso terreno Sogefi (-6,89%), Ascopiave (-5,05%) e Saras (-5,4%). Bene Maire T. (+0,83%), che, tramite la propria controllata Tecnimont, si e’ aggiudicata un contratto Epc per la realizzazione del progetto “Bir Seba Phase II e Mouiat Outlad Messaoud Field Development, in Algeria da parte del Groupement Bir Seba. In rosso Autogrill (-4,89% a 5,84 euro), su cui Mediobanca Securities ha ribadito la raccomandazione underperform e il prezzo obiettivo a 5 euro, dopo che il Dipartimento dei trasporti degli Stati Uniti ha registrato un calo del traffico autostradale in aprile del 39,8% (-14,8% a/a).

Da notare Cellularline (+5,08%), dopo l’accordo conAL Infinity per la co-progettazione, produzione e distribuzione in via esclusiva dei prodotti a marchio Altec Lansing per il mercato europeo, Uk e Svizzera per i prossimi 3 anni. Banca Imi ha confermato il rating buy e tp di 9,1 euro sul titolo.

Sull’Aim, denaro su Antares V. (+2,68%), dopo che la societa’ ha sottoscritto una partnership con Ima dalla durata di 5 anni, che prevede una collaborazione sinergica per lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni innovative nell’ambito di progetti specifici, nuovi business, nuovi prodotti, volti a consolidare e potenziare la leadership di entrambi su mercati esistenti ed emergenti.

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