giovedì, Giugno 4, 2020

Roma, i genitori non accettano la sua relazione amorosa: quindicenne tenta il suicidio

Momenti di paura per una quindicenne che ha tentato il suicidio lanciandosi dalla finestra al terzo piano di un palazzo in via Marmorata, nel quartiere Testaccio a Roma. La giovane è precipitata nel vuoto e ha fatto un volo di diversi metri. Trasportata in ospedale in codice rosso, è ricoverata con prognosi riservata.

da CRONACA ULTIME NOTIZIE 4 GIUGNO 2020 16:37

di Alessia Rabbai

Una ragazza di quindici anni è rimasta gravemente ferita ed è finita in ospedale, dopo essere precipitata dal terzo piano di un palazzo in via Marmorata in zona Testaccio a Roma. I fatti risalgono alla mattinata di martedì 2 giugno.

Secondo le informazioni apprese erano circa le ore 9 quando la giovane, per cause non note e ancora in corso d’accertamento, è precipitata da una finestra, finendo al suolo in strada dopo un volo di diversi metri.

A prestarle i primi soccorsi i passanti, che hanno chiamato il Numero Unico delle Emergenze 112, chiedendo l’intervento urgente di un’ambulanza. Le sue condizioni di salute sono parse fin da subito critiche.

Momenti di paura per i familiari della quindicenne. Sul posto in breve tempo è arrivato il personale sanitario, che l’ha trasportata in codice rosso allospedale pediatrico Bambino Gesù.

Quindicenne tenta il suicidio: è in prognosi riservata

Arrivata al pronto soccorso, la quindicenne è stata affidata alle cure dei medici, che l’hanno sottoposta agli accertamenti necessari. Le sue condizioni hanno previsto il ricovero in prognosi riservata.

Le sono state riscontrate diverse fratture agli arti. Presenti per gli accertamenti i carabinieri della stazione Roma Aventino, che hanno ascoltato i presenti e i familiari e che indagano per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Da quanto si apprende dalle prime informazioni ricevute, la giovane ha tentato il suicidio, gettandosi volontariamente dalla finestra. Un gesto volontario che sarebbe scaturito a seguito di una discussione animata con i genitori, che non avevano accettato la sua relazione amorosa.

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