venerdì, Marzo 3, 2023

Sciopero generale 8 marzo, presidio USB alla sede Acea di Roma contro ogni discriminazione di genere e salariale

DIRITTI /SCIOPERI
da Roma, 01/03/2023 16:11

DIRITTI // SCIOPERI

Sciopero generale 8 marzo, presidio USB alla sede Acea di Roma contro ogni discriminazione di genere e salariale.

Roma, 


Anche quest’anno la Confederazione USB ha deciso di aderire alla giornata di sciopero e mobilitazione globale dell’8 marzo, contro ogni forma di violenza e discriminazione di genere che si consuma dentro e fuori i posti di lavoro, contro la disparità salariale, la precarietà e il lavoro sottopagato nei luoghi di lavoro di cui sono vittime soprattutto le donne.

A Roma USB sarà in presidio sotto la sede di Acea, assieme alle lavoratrici e ai lavoratori in sciopero, per esprimere prima di tutto solidarietà e vicinanza alle lavoratrici che hanno avuto il coraggio di denunciare vessazioni e maltrattamenti subiti dall’AD Fabrizio Palermo e contro il silenzio inqualificabile del Sindaco Gualtieri su questo capitolo nero dell’azienda partecipata del Comune di Roma.

Si tratta di lavoratrici ma anche di lavoratori della Vigilanza, che vivono da decenni nella precarietà degli appalti e con salari da fame, mentre solo l’AD di Acea si porta a casa un milione e trecentocinquanta mila euro di stipendio all’anno.

USB ha invitato a partecipare all’iniziativa anche una delegazione di famiglie delle periferie romane che vivono un altro dramma, quello della violenza economica da parte di Acea, responsabile dell’aumento vertiginoso delle bollette e dei distacchi delle forniture di luce, gas e acqua.

Anziché attuare politiche di sostegno che impediscano alle famiglie di soccombere al carovita e lavorare per migliorare le condizioni di lavoro e i salari, la risposta dell’azienda partecipata  è chiara: la priorità è aumentare i profitti per i soci privati, distraendo tutti gli investimenti – soprattutto pubblici-  sulla costruzione dell’ecomostro del termovalorizzatore, tanto caro al Sindaco Roberto Gualtieri.

Noi non ci stiamo e glielo andremo a dire a chiare lettere!

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