giovedì, Marzo 2, 2023

«Termovalorizzatore inutile e dannoso»: Legambiente e Wwf depositano ricorso al Tar contro Gualtieri………………..

     ROMA

«La soluzione è quella di un’economia circolare fatta di riduzione dei rifiuti, raccolta porta a porta, differenziata, incentivi al riuso e applicazione delle più moderne tecnologie per la gestione del residuo indifferenziato».

di Manuela Pelati

                    Il termovalorizzatore di Bolzano

«Inutile e dannoso». Legambiente e Wwf Italia hanno depositato un ricorso al Tar contro la decisione del termovalorizzatore per risolvere lo smaltimento dei rifiuti romani stabilita dal sindaco Roberto Gualtieri in qualità di commissario per il GiubileoLe associazioni ambientaliste sostengono che la soluzione è da ricercare nell«economia circolare fatta di riduzione dei rifiuti, raccolta porta a porta, differenziata, incentivi al riuso e applicazione delle più moderne tecnologie per la gestione del residuo indifferenziato».
Legambiente e Wwf Italia hanno impugnatole ordinanze di approvazione del Piano di Gestione dei Rifiuti di Roma Capitale che prevede la costruzione dell’impianto di termovalorizzazione da 600.000 tonnellate l’anno, nel quale finiranno a bruciare i rifiuti indifferenziati. L’impianto per il quale è stato emesso il bando tre mesi fa, dovrebbe avviare la prima linea prima della fine del Giubileo nel 2026.

Con il ricorso congiunto, predisposto dagli avvocati Diego Aravini, Micaela Chiesa e Umberto Fantigrossi, le due maggiori associazioni ambientaliste italiane hanno inoltre chiesto la sospensione cautelare della efficacia dei provvedimenti impugnati, contestandone la legittimità costituzionale.

«Impugniamo al Tar gli atti verso la realizzazione dell’inceneritore di Romadichiarano Legambiente e Wwf Italiadi fronte all’intenzione di stravolgere le impostazioni del Piano Regionale dei Rifiuti, puntando su inverosimili effetti «salvifici» di un costoso impianto, che finirebbe invece per paralizzare il miglioramento della raccolta differenziata, in palese violazione con gli obiettivi ambientali fissati a livello europeo. Inaccettabile poi aver scelto di imporre questo intervento attraverso un commissariamento per il Giubileo del 2025, sia perché è impossibile che l’impianto sia pronto per il 2025, sia perché così facendo si è voluta cancellare qualsiasi fase di confronto e partecipazione, nonostante si sia intervenuti pesantemente su un tema oggetto di una recente pianificazione regionale».

«Contrastiamo quindi, anche sul piano giudiziario – proseguono Legambiente e Wwf l’idea di dar vita a questo impianto inutile e dannoso mentre continueremo, con tutte le nostre forze, a stimolare le istituzioni, ad ogni livello, nell’adottare misure che portino ad una vera economia circolare fatta di riduzione dei rifiuti, raccolta porta a porta, differenziata, incentivi al riuso e applicazione delle più moderne tecnologie per la gestione del residuo indifferenziato». «Roma può e deve diventare un modello virtuoso e per questo obiettivo continueremo a batterci al fianco di cittadini, sindacati, comitati e associazioni».

Le motivazioni dell’impugnazione si fondano poi sull’incompetenza del Commissario Straordinario che ha illegittimamente derogato o modificato le norme in materia di procedura di Vas (delineate agli artt. 4 e seguenti del D. Lgs. 152/2006 – di competenza di Legislatore Nazionale) lì dove, invece, si sancisce la necessaria divisione di competenze, tra autorità che presenta la richiesta e autorità chiamata a fare una valutazione imparziale e indipendente. In questo caso il Commissario e Sindaco di Roma ha individuato nella Città Metropolitana il soggetto per la procedura di Valutazione Ambientale Strategica, ente del quale Sindaco Metropolitano è Roberto Gualtieri. In tal modo chi chiede, valuta e concede autorizzazione alla realizzazione dell’impianto è lo stesso soggetto, dinamica contro la quale gli ambientalisti si schierano con fermezza.

Infine i provvedimenti impugnati si pongono in palese contrasto con il Piano Regionale dei Rifiuti che non prevede nuovi inceneritori, né la possibilità di redigere un piano di gestione del sub-ambito romano in conflitto con quello regionale, considerato anche il potenziamento previsto del termovalorizzatore di S.Vittore del Lazio.

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28 febbraio 2023

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