mercoledì, Aprile 1, 2020

Tronchetti: niente nozze Pirelli-Brembo

Il ceo del gruppo degli pneumatici nega possibili progetti di aggregazione dopo che la società di Bombassei ha rilevato il 2,4% del capitale. Anche se la suggestione non dispiace al mercato. Accordo Camfin-Longmarch sul private equity | Camfin, potenziale partnership con i cinesi di Longmarch | Pirelli, Brembo al 2,4%. E arriva un nuovo socio cinese.

MFMilanoFinanza del 01/04/2020 15:06

di Andrea Montanari

In un settore, quello dell’automotive, in forte crisi per l’esplosione della pandemia da coronavirus anche i produttori di componenti sono al centro dell’attenzione del mercato. Così, quando ieri è arrivata sul mercato la notizia che Brembo, il leader mondiale nella produzione di freni controllato dalla famiglia Bombassei, aveva rilevato il 2,4% di Pirelli qualche banchiere d’affari era tornato a rispolverare vecchi progetti, sempre abortiti, di aggregazione tra le due società italiane. Il tutto per dare vita a un vero polo integrato del settore unendo, per l’appunto, freni e pneumatici. Un vecchio piano che in passato aveva previsto anche il coinvolgimento della Sogefi del gruppo Cir (De Benedetti), che produce sistemi di filtrazione e altra componentistica per il camparto automobilistico.

Ma oggi è arrivata la doccia fredda sul possibile merger. A negare ogni eventuale aggregazione o integrazione nei mesi scorsi erano circolate voci di un deal con Nokian –  è stato il numero 1 operativo di Pirelli. Marco Tronchetti Provera, come riferito dall’agenzia Reuters, ha confermato che non ci sono progetti di fusione tra Pirelli e Brembo. Le dichiarazioni del manager e azionista del gruppo della Bicocca sono emerse nell’ambito di un appuntamento organizzato dall’Associazione stampa estera.

” Brembo ha deciso di investire su di noi invece su se stessa, hanno fiducia in noi”, ha aggiunto Tronchetti Provera, negando però qualsiasi dialogo in vista di un eventuale m&a.

Intanto, la holding Camfin ha siglato un’intesa con Longmarch, veicolo lussemburghese della famiglia cinese Niu (nuovo socio della Bicocca con il 5,19% potenziale), “per valutare una partnership strategica finalizzata allo sviluppo dell’attività di private equity, in particolare nel settore healthcare“. L’accordo è preliminare e non vincolante e concede alle due società un periodo di esclusiva di 60 giorni per siglare la partnership, la cui governance spetta a Camfin.

Non va però escluso un rafforzamento azionario di Camfin in Pirelli, attraverso la partecipazione in strumenti finanziari relativi ad una posizione lunga che Longmarch vanta sul gruppo degli pneumatici. Va detto che la famiglia Niu e la stessa azienda industriale italiana hanno rapporti consolidati, definiti nel 2005, all’epoca dell’avvio del primo stabilimento di pneumatici nella provincia dello Shandong, in Cina.

 

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