martedì, Aprile 19, 2022

Ucraina Russia, news di oggi sulla guerra | Putin lancia l’offensiva sul Donbass.

                                                                                                                        ESTERI   

    Assalto alle acciaierie di Mariupol: «Mosca ordina di raderle al suolo»                Le notizie di martedì 19 aprile sulla guerra in Ucraina, in diretta. Nella notte      tra lunedì e martedì è iniziata l’offensiva finale della Russia in Ucraina.              In mattinata il Ministro degli Esteri russo Lavrov ha detto che la Russia non userà armi nucleari.

di Lorenzo Cremonesi, Giusi Fasano, Andrea Nicastro, Marta Serafini, Redazione Online

• La guerra in Ucraina è arrivata al 55esimo giorno, ed è entrata nella seconda fase: nella notte tra lunedì e martedì è iniziata infatti l’offensiva di larga scala russa contro l’est dell’Ucraina, alla conquista del Donbass.
• Forze speciali dei separatisti del Donbass hanno iniziato stamani l’assalto all’acciaieria di Mariupol dove resistono truppe ucraine e dove hanno trovato rifugio anche circa mille civili. Secondo le intercettazioni effettuate dal Servizio di sicurezza ucraino, Mosca avrebbe dato l’ordine di raderle al suolo.
• La governatrice della Banca centrale, Elvira Nabiullina, ieri ha detto che le sanzioni «cominciano a colpire l’economia russa e il periodo in cui l’economia può vivere sulle scorte è limitato». Poche ore dopo, Putin abbia provveduto a smentirla.
• Diffuso il documento ufficiale con cui Putin ha decorato la 64esima fucilieri, i soldati che hanno ucciso 300 civili e scavato fosse comuni a Bucha
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Ore 16.11Russia espelle oltre 40 diplomatici europei
Il ministero degli Esteri russo ha reso noto che espellerà oltre 40 diplomatici europei in segno di vendetta per le espulsioni subite dagli analoghi russi dall’inizio della guerra. Il ministero ha dichiarato “persona non grata” 21 diplomatici belgi, 15 dei Paesi Bassi e 4 dipendenti dell’ambasciata austriaca. A tutti è stato dato un preavviso di due settimane per lasciare il Paese

Ore 15.00Scaduto l’ultimatum russo alla resistenza di Mariupol
Il ministro della Difesa russo aveva chiesto a Kiev di deporre le armi alle acciaierie di Mariupol. L’ultimatum è scaduto alle 15.00 ore italiane. Mosca aveva anche annunciato l’attivazione di tre corridoi umanitari per evacuare gli stabilimenti in cui, secondo le stime, ci sarebbero almeno mille persone rifugiate.

Ore 14.57Mosca espelle 15 diplomatici olandesi, non precisato il numero di quelli belgi. Convocato l’ambasciatore del Lussemburgo
Il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha reso nota l’espulsione di 15 diplomatici olandesi in risposta all’analogo provvedimento datato 19 aprile ai danni di 18 diplomatici russi in Olanda. L’ambasciatore olandese si è visto recapitare una nota in cui vengono definite “persone non gradite” 14 dipendenti dell’ambasciata e un dipendente del consolato generale di San Pietroburgo. Dovranno lasciare la Russia entro due settimane. Sempre il ministero degli Esteri russo ha riferito che oggi è stato convocato l’ambasciatore belga a cui è stata comunicata l’espulsione dei dipendenti della rappresentanza diplomatica in Russia (il numero non è precisato) che dovranno lasciare il Paese entro il 3 maggio. Convocato anche l’ambasciatore del Lussemburgo. Quattro espulsi anche tra le fila dei dipendenti dell’ambasciata austriaca.

Ore 14.53 – Kiev, quinto scambio di prigionieri: 60 militari e 16 civili
La vicepremier di Kiev, Iryna Vereshchuk, ha reso noto che oggi si è svolto il quinto scambio di prigionieri con la Russia. L’Ucraina sarebbe così riuscita a liberare 60 militari e 16 civili.

Ore 14.44Zelensky: prorogare la legge marziale fino al 24 giugno
The Kiev independent riferisce che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha presentato in Parlamento una proposta di legge che estenda la legge marziale fino al 24 giungo e non più fino al 25 aprile.

Ore 14.24007 Kiev: «Mosca ordina di radere al suolo le acciaierie Azovstal a Mariupol»
I russi vogliono radere al suolo le acciaierie Azovstal a Mariupol. Lo riferisce il servizio di sicurezza ucraino diffondendo l’audio di un’intercettazione telefonica in cui un militare russo parla dell’ordine in tal senso dato dalla leadership russa. «Nonostante il numero superiore, gli occupanti russi non possono impadronirsi della Mariupol ucraina. Pertanto – scrive il servizio di sicurezza su Telegram – vogliono radere al suolo l’acciaieria Azovstal, dove i nostri combattenti tengono la difesa. Gli occupanti trascurano il fatto che anche dei civili si nascondono nell’impianto. I russi stanno preparando “sorprese” da tre tonnellate dal cielo».

Ore 13.50Mosca non dà informazioni sulle condizioni dell’equipaggio dell’incrociatore affondato
Non bastano nemmeno le richieste di spiegazioni dei familiari dei marinai russi che il giorno del naufragio si trovavano a bordo dell’incrociatore Moskva, l’ammiraglia affondata la scorsa settimana al largo di Odessa. «Tutte le comunicazioni passano solo attraverso il ministero della Difesa e qui non siamo autorizzati a dire nulla», ha ribadito il portavoce Dmitry Peskov.

Ore 13.30 – La Henkel interrompe la produzione in Russia
Anche la multinazionale tedesca Henkel ha deciso di interrompere la produzione in Russia in risposta all’attacco in Ucraina. Dopo l’invasione dello scorso 24 febbraio, l’azienda chimica con sede a Dusseldorf aveva già interrotto gli investimenti e la pubblicità nel mercato russo. I circa 2.500 dipendenti russi continueranno a lavorare e a essere pagati fino all’uscita della società dal Paese.

Ore 13.25 – Kiev, più di 420 corpi di civili trovati a Bucha
Sono più di 420 i cadaveri di civili rinvenuti a Bucha, la cittadina teatro del massacro a pochi chilometri da Kiev. A riferirlo su Facebook è la polizia della regione di Kiev. «Le persone tornano e trovano nelle loro case tombe temporanee e depositi di cadaveri nel seminterrato, nei pozzi», ha raccontato il capo della polizia Andriy Nebytov. E aggiunge che sono invece circa 200 le persone ancora date per disperse, mentre più di 300 i corpi non ancora identificati.

Ore 13.05 Lavrov: «Non cerchiamo cambio di regime in Ucraina»
«Non cerchiamo un cambio di regime in Ucraina, lo abbiamo detto più volte. Vogliamo che gli ucraini siano liberi di decidere come vivere». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov durante un’intervista rilasciata a Tv India Today.

Ore 13.02 – Podolyak: «Chiedete armi per l’Ucraina e embargo al petrolio russo»
«Chiedete ai vostri governi armi per l’Ucraina più l’embargo al petrolio russo. L’Ue conosce la ricetta per la vittoria». L’appello a sostegno dell’Ucraina è stato pubblicato su Twitter da Mikhaylo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Zelensky. Che prosegue: «”Battaglia per il Donbass, stagione II”. La guerra in Ucraina è diventata per molti nel mondo un altro programma tv su Netflix. Con eroi protagonisti e secondari, vari intrecci e un colpo di scena prima di un nuovo episodio. Non abbiamo attori, le persone muoiono davvero e gli showrunner non garantiscono il lieto fine».

Ore 12.45 – Oms: finora uccisi 73 operatori sanitari
Le forze russe hanno lanciato 147 attacchi contro delle strutture sanitarie dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina provocando 73 morti e il ferimento di 53 persone: lo ha denunciato oggi in un tweet il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, condannando gli attacchi. «La guerra non sarà una soluzione. Ancora una volta, chiedo alla Russia di porre fine alla guerra», si legge nel messaggio.

Ore 12.40 – Di Maio riceve il sindaco di Melitopol
Il ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Luigi Di Maio, ha accolto questa mattina alla Farnesina il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, accompagnato da una delegazione parlamentare ucraina, come rende noto il ministro Di Maio su Twitter. «Ancora una volta ci troviamo davanti a racconti dai quali emerge un quadro tragico. Continuiamo a dare il massimo per fermare le atrocita’ in Ucraina», scrive.

Stamattina in

ho accolto il sindaco di #Melitopol Ivan Fedorov, accompagnato da una delegazione parlamentare ucraina. Ancora una volta ci troviamo davanti a racconti dai quali emerge un quadro tragico. Continuiamo a dare il massimo per fermare le atrocità in #Ucraina.

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