lunedì, Dicembre 6, 2021

Un unico codice per i contratti collettivi affidato al Cnel……

Inps e Cnel siglano una collaborazione che crea un’unica banca dati per i contratti, con l’obiettivo di contrastare l’evasione contributiva e la riduzione di tutele e salari

da del 06/12/2021 19:44

di Silvia Valente

Il dato relativo al contratto collettivo nazionale applicato al lavoratore deve essere indicato tramite il codice alfanumerico unico attribuito dal Cnel, sia nelle comunicazioni obbligatorie al Ministero del Lavoro sia nelle denunce retributive mensili inviate allInps. Questo codice alfanumerico unico dei contratti collettivi nazionali di lavoro (Ccnl) è stato istituito dal Decreto Semplificazioni ed è stato presentato oggi a Roma al Cnel, che cura e gestisce l’Archivio Nazionale dei Contratti di Lavoro Pubblici e Privati.

La Circolare del 12 novembre 2021 dell’Inps fornisce le indicazioni sulle necessarie comunicazioni mensili dei datori di lavoro con posizione contributiva, che applicano il Ccnl del Settore Privato, compreso il flusso Uniemens. Per il passaggio all’esclusivo utilizzo del codice alfanumerico del Cnel è previsto, però, un periodo di transizione di durata bimestrale (competenze di dicembre 2021 e gennaio 2022), in cui sarà permesso utilizzare anche il codice Inps, per permette ai datori di lavoro, ai consulenti/intermediari e ai loro applicativi di adeguarsi al nuovo codice.

Tale collaborazione inter-istituzionale costituisce un’Anagrafe Comune dei Contratti Collettivi, con l’obiettivo di ridurre il dumping sociale e garantire un Servizio Pubblico Trasparente.

“Un’unica banca dati che identifichi i contratti e li classifichi è una novità epocale per il nostro Paese”, perché evidenzia “la grande varietà di contratti e soprattutto la disparità di applicazione di tutele e clausole” e permette di approfondire i contenuti di ogni contratto, ha commentato il Presidente del Cnel, Tiziano Treu. Per giunta, con la possibilità inedita di segnalare allInil, in accordo con l‘Inps, gli accordi che presentano elementi sospetti. 

Anche secondo il Presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, il Codice Unico è un importante evento normativo e, nondimeno, “un passo avanti notevole per tre motivi: semplifica l’identificazione, non avremo più alcun lavoratore senza codice, e si facilita la lotta all’evasione contributiva”. Il numero dei Ccnl, infatti, è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni, in numero gran lunga superiore ai “criteri di rappresentanza di buon senso”, in quanto la loro proliferazione ha portato alla riduzione di salari e tutele per i lavoratori. E per di più, ad oggi, i contratti maggiormente rappresentativi, denuncia Tridico, “sono minoranza rispetto a quelli non rappresentativi”. 

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