venerdì, Gennaio 5, 2024

Alta tensione tra le Coree. Kim spara 200 colpi verso un’isola del Sud, Seul risponde

Redazione Esteri venerdì 5 gennaio 2024

Kim ordina: «Produrre più missili». L’aumento sarebbe destinato alla Russia, che secondo informazioni della Casa Bianca sta già usando armamenti nordcoreani contro l’Ucraina

L'isola sudcoreana di Yeonpyeong situata vicino alla zona demilitarizzata di confine tra le due Coree

L’isola sudcoreana di Yeonpyeong situata vicino alla zona demilitarizzata di confine tra le due Coree – Ansa

Torna a fare la voce grossa e minacciosa il dittatore della Corea del Nord, Kim Jong-un, con una sparata da 200 proiettili in mare in direzione di un’isola sudcoreana nella zona demilitarizzata di confine e con la dichiarazione che aumenterà la produzione di lanciamissili in vista di un ipotetico scontro militare con gli Stati Uniti. Nell’attesa, gli armamenti potrebbero finire in Russia o meglio cadere sull’Ucraina. Andando a finanziare il già cospicuo bilancio militare di Pyongyang.

La Corea del Sud, prima di rispondere ai colpi, ha detto tramite il ministero della Difesa che «si tratta di un atto provocatorio che minaccia la pace nella penisola coreana» intimando al Nord di «cessare immediatamente queste azioni».

Lo scambio di artiglieria fra le due Coree è il primo dallo scorso novembre, quando i Paesi si sono ritirati da un accordo per evitare incidenti militari che resisteva dal 2018.

La Cina invita «tutte le parti» alla moderazione. «In quanto vicino della penisola coreana, la Cina ha sempre sostenuto il mantenimento della pace e della stabilità e la risoluzione dei problemi della penisola attraverso il dialogo e la consultazione» ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin. Gli stretti legami della Cina con la Corea del Nord sono stati confermati a Capodanno, quando il presidente Xi Jinping ha parlato al telefono con il suo omologo Kim Jong Un. I due leader hanno dichiarato il 2024 “Anno dell’amicizia tra Cina e Corea del Nord”, secondo l’agenzia di stampa statale cinese Xinhua.

 

Seul ordina l’evacuazione di due isole del Mar Giallo

 

La Corea del Sud ha ordinato l’evacuazione dei civili prima di reagire alle cannonate di Pyongyang e sparare a sua volta con l’artiglieria contro l’isola di Yeonpyeong, che si trova nella zona demilitarizzata. Le truppe di Seul «hanno compiuto un’esercitazione con proiettili da guerra da cannoni semoventi K9», scrive l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap.

Poco dopo, l’ordine di evacuazione è stato dato anche per gli abitanti dell’isola di Baengnyeong. «L’esercito nordcoreano ha sparato più di 200 colpi oggi tra le 9 e le 11 contro le aree Jangsan-got dell’isola settentrionale di Baengnyeong e il nord dell’isola di Yeonpyeong», ha detto un funzionario sudcoreano in conferenza stampa. Le autorità locali di Yeonpyeong hanno specificato che ai civili è stato ordinato di evacuare come «misura preventiva».

L’isola sudcoreana si trova nel Mar Giallo, a circa 80 chilometri a ovest di Incheon e 12 chilometri a sud della costa della provincia nordcoreana di Hwanghae. Nel 2010 Pyongyang sparò 170 proiettili di artiglieria su Yeonpyeong, uccidendo quattro persone, tra cui due civili, nel primo attacco nordcoreano contro civili dai tempi della guerra di Corea (1950-1953).

 

Kim ordina di aumentare la produzione di lanciamissili

 

Durante una delle sue visite in una fabbrica di armi, il leader nordcoreano Kim Jong-un ha chiesto di aumentare la produzione di lanciamissili in preparazione di uno «scontro militare» con Corea del Sud e Stati Uniti. Lo riferisce l’agenzia statale Kcna.

Ieri la Casa Bianca riferiva che Pyongyang ha fornito alla Russia missili balistici e sistemi di lancio utilizzati negli attacchi degli ultimi giorni contro l’Ucraina. «Le nostre informazioni indicano che la Corea del Nord ha recentemente fornito alla Russia sistemi di lancio e diversi missili balistici», ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale americano John Kirby. Le forze russe avrebbero lanciato missili forniti da Pyongyang il 30 dicembre e il 2 gennaio verso l’Ucraina.

Alleati storici, Russia e Corea del Nord sono entrambi soggetti a sanzioni internazionali: la prima per l’invasione dell’Ucraina e la seconda per i suoi programmi missilistici e di armi nucleari vietati. Al termine di una riunione di cinque giorni del comitato centrale del Partito dei lavoratori della Corea alla fine di dicembre, Kim aveva già ordinato l’accelerazione dei preparativi militari per una «guerra» che potrebbe «essere lanciata in qualsiasi momento» nella penisola.

Nel 2023 la Corea del Nord ha condotto un numero record di test missilistici balistici, in violazione di numerose risoluzioni delle Nazioni Unite che lo proibivano. Ha anche inciso nella sua Costituzione il suo status di potenza nucleare e ha testato con successo l’Hwasong-18, il più potente missile balistico intercontinentale del suo arsenale e in grado di raggiungere gli Stati Uniti.

Condividi su: