martedì, Aprile 21, 2020

Arezzo, uccide figlia di quattro anni e tenta di uccidersi gettandosi nel pozzo

Uccide la figlia di 4 anni e tenta il suicidio gettandosi nel pozzo. È accaduto stamane a Levane, in provincia di Arezzo.

La bimba è stata colpita con coltello e spranga davanti alla madre e al fratellino. Sul posto sono accorse le forze dell’ordine e i sanitari del 118.                                                                                                                                                                                  L’uomo è stato tratto in salvo dal pozzo e ricoverato all’ospedale della Gruccia in Valdarno.

Da www.fanpage.it/ATTUALITÀ-CRONACA NERA 21 APRILE 2020 -13:42

di Angela Marino

Una bimba di quattro anni uccisa in Valdarno, a Levane frazione divisa tra il comune di Bucine e quello di Montevarchi, in provincia di Arezzo. A sferrare i colpi mortali contro la bimba, questa mattina, sarebbe stato suo padre, che avrebbe poi tentato di togliersi la vita gettandosi in un pozzo.  L’uomo, 39 anni, operaio originario del Bangladesh è stato tratto in salvo dal pozzo con l’intervento dei vigili del fuoco e successivamente trasportato all’ospedale della Gruccia in Valdarno, dove è ricoverato. Non sono note le sue condizioni.

“Da qualche giorno sapevamo che non era calmo, tanto che la moglie ha chiamato il dottore perché lo vedeva nervoso. Sembra che il medico gli abbia prescritto qualcosa per farlo stare tranquillo”. Così alcuni bengalesi, connazionali e vicini di casa, descrivono lo stato d’animo dell’uomo. Il 39enne lavora in una ditta di metalli e si trovava ora in cassintegrazione a causa dell’emergenza sanitaria.

Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e il Pegaso del 118, allertati da una richiesta di aiuto. Il dramma è andato in scena nell’abitazione della famiglia in Via Togliatti, a Levane, davanti alla moglie e all’altro figlio dodicenne che ha trovato riparo dalla furia in casa dei vicini, il piccolo è stato soccorso in ospedale in codice giallo. Lui e la madre sono sotto choc. Non è chiaro se ci fossero precedenti di violenze e maltrattamenti in famiglia. Quello di Arezzo è l’ennesimo episodio di violenza domestica avvenuto dall’inizio della quarantena, che ha contribuito a esasperare convivenze già difficili tra vittime e carnefici sotto lo stesso tetto.

 

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