lunedì, Dicembre 30, 2019

AUTOSTRADA-Genova, nella galleria Berté si stacca il soffitto: chiusa la A26 a Masone

Parte del soffitto della galleria si è staccato, ma il crollo non avrebbe coinvolto mezzi in transito. Chiusa temporaneamente l’autostrada, disagi. Il Mit convoca Autostrade

da Corriere.it del 30 dicembre 2019 (modifica ore| 22:01) di Emily Capozucca – Alessandro Fullon

Le foto che in serata — scattate dagli automobilisti di passaggio — hanno cominciato a circolare sui social sono raggelanti: sull’asfalto dell’autostrada A26, nella galleria Bertè in direzione Genova, si vedono dei pezzi di cemento e grossi calcinacci caduti dalla volta del tunnel. Alcune automobili e un camion vi passano a lato, sia a destra che a sinistra. L’impressione è che davvero si sia trattato di un mezzo miracolo: il cedimento — ieri verso le 18 e 30 — non ha infatti provocato vittime. E le conseguenze sono state unicamente quelle di code e disagi, smaltiti in serata.

Ma adesso Autostrade per l’Italia (Aspi) è di nuovo sotto tiro. Il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli e dei trasporti«arrabbiata e preoccupata»ha convocato la società con urgenza, un «faccia a faccia» previsto per oggi alle 10 a Roma. Durissime le parole del viceministro Giancarlo Cancelleri: «La revoca immediata delle concessioni mi sembra il minimo! Cos’altro deve crollare?»

Poco più di un mese fa la A26 (che collega Genova Voltri con Gravellona Toce, in Piemonte) è rimasta chiusa un paio di giorni dopo che la Procura di Genova, a seguito di alcune perizie effettate dai consulenti dei magistrati, aveva messo in luce il rischio di cedimenti sui ponti Fado Nord e Pecetti Sud. Uno dei due viadotti era già emerso tra quelli interessati dall’indagine sui cosiddetti falsi report nata da una costola dell’inchiesta sul crollo del ponte Morandi. Autostrade, anche per evitare il rischio di un provvedimento di sequestro, era intervenuta con dei lavori d’urgenza, riaprendo i tratti chiusi circa 48 ore dopo le segnalazioni della Procura diretta da Francesco Cozzi.

«Mi dispiace profondamente per quanto accaduto sulla A26ha detto l’ad di Aspi Roberto Tomasi —. Stiamo accelerando le verifiche sulla rete che stiamo mettendo in campo tramite società esterne. I controlli su tutti i 2.000 viadotti della rete sono conclusi. Daremo massima attenzione a quanto accaduto nella galleria. Procederemo col massimo rigore, su tutti i fronti».

Sabato, tra l’altro, in incontro al Mit, Aspi si è resa disponibile a valutare una riduzione dei pedaggi sulla rete ligure per una somma stimata di circa 10 milioni di euro. Il Ministero ha chiesto «di ridurre i possibili disagi» ed è stata disposta «l’attivazione di una cabina di coordinamento tra i concessionari e gli esperti del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per stabilire la priorità dei cantieri e ridurre al massimo i disagi».

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