giovedì, Gennaio 9, 2020

ECONOMIA-Popolare di Bari, presidente Consob: «Patrimonio residuo probabilmente perso»

È quanto ha dichiarato il commissario straordinario della banca barese durante un’audizione alla Commissione Finanze della Camera

REDAZIONE ONLINE

La Gazzetta dek Mezzogiorno.it dell’08 Gennaio 2020

BARI  La Banca Popolare di Bari ha un peso «poco importante sul sistema» bancario italiano, con appena lo 0,73% dei depositi del sistema italiano. Tuttavia «rispetto alle singole Regioni, il peso cambia in modo significativo: in Abruzzo la quota di mercato è del 13% circa in termini di depositi e del 18% in termini di filiali», in Puglia del 9% e 7% rispettivamente, in Basilicata del 15% in termini di filiali, e “anche in Umbria ha un suo peso, così come in Molise».

Lo ha detto Enrico Ajello, commissario straordinario della Popolare, durante un’audizione alla Commissione Finanze della Camera. Ajello ha spiegato che tali difficoltà sono legate anche al fatto che, nonostante la vendita di crediti deteriorati, non è migliorato il NPL ratio dell’istituto di apri passo con quanto avvenuto nel sistema bancario italiano: «anche per un effetto legato al patrimonio, la cui riduzione ja limitato la capacità di erogare nuovo credito. Questo ha creato una situazione di difficoltà».

ASSEMBLEA PUBBLICA – Intanto il Codacons ha organizzato per sabato 11 gennaio, alle 17 nell’hotel Rondò di Bari, un’assemblea pubblica per «chiamare a raccolta tutti i risparmiatori» della Banca Popolare di Bari «interessati a tutelare i propri diritti e ottenere il rimborso dei risparmi andati in fumo». L’invito dell’associazione dei consumatori a «tutti gli azionisti e gli obbligazionisti che hanno subito in questi mesi dei danni di natura patrimoniale e non patrimoniale» è ad “attivarsi subito per entrare nel procedimento penale quali persone offese e, in futuro, quali parti civili richiedenti il dovuto risarcimento, nei confronti di tutti quei soggetti che risulteranno responsabili di comportamenti illeciti nella gestione della banca».

Il Condacons spiega che per «avviare l’iter risarcitorio è necessario che tutti i danneggiati chiedano subito alla banca una serie di documenti necessari ai legali per analizzare la loro posizione individuale al fine di valutare quali vie perseguire per ottenere il risarcimento del danno subito». L’associazione evidenzia infatti che «l’intervento del Governo anche se utile non è certo risolutivo del rispetto al diritto risarcitorio in capo agli azionisti e/o obbligazionisti» e «non può dare alcuna garanzia effettiva sul futuro della società».

L’INTERVENTO FIDT – «Speriamo che sia l’ultima banca di medie dimensioni ad avere bisogno di un intervento. Poi ci saranno altri istituti ma più piccoli». È il commento del presidente di Mediolanum Ennio Doris sul salvataggio della Popolare di Bari. «Sono d’accordo sull’intervento del Fitd con 700 milioni, cui noi contribuiamo col 2%, poi ci sarà l’intervento del Mcc di simile ammontare. Speriamo nel futuro della Popolare di Bari, per la quale poi ci sarà un’aggregazione» ha aggiunto.

MEDIOCREDITO CENTRALE – «La Banca Popolare di Bari, a seguito del processo di rafforzamento patrimoniale e di ristrutturazione, rappresenterebbe per le imprese del Mezzogiorno una controparte seria e capace di finanziare le politiche di espansione e crescita e si candiderebbe a essere l’interlocutore ideale per tutte quelle realtà finanziarie che vorranno fare riferimento ad un gruppo solido e che possa affiancare i campioni nazionali nella crescita delle erogazioni nel Mezzogiorno e del relativo tessuto imprenditoriale ed economico».
Lo ha detto Bernardo Mattarella, amministratore delegato di Mediocredito Centrale, durante un’audizione alla Commissione Finanze sul dl 142/2019. «Il coinvolgimento da parte di Mcc nell’operazione – ha detto Mattarella – può, quindi, rappresentare il primo passo verso la creazione di un polo bancario radicato nelle regioni meridionali, in cui si valorizzi la sua vocazione di motore dello sviluppo economico».

CONSOB: CAPITALE RESIDUO PROBABILMENTE PERSO – Il patrimonio netto della Banca popolare di Bari, che al 30 giugno scorso era pari a 442 milioni di euro, «si deve presumere che a seguito delle perdite sia stato perso». Lo ha detto il presidente della Consob, Paolo Savona, durante un’audizione alla Commissione Finanze della Camera sul decreto legge per il sostegno al sistema creditizio del Sud. «Si parla di circa 70.000 piccoli azionisti. I bond subordinati sono pari a 291 milioni di euro, tutte le altre obbligazioni sono state già rimborsate», ha detto Savona. 

Dunqueha spiegato Savona rimane un passivo di oltre 700 milioni da affrontare. Savona ha precisato che la Consob ha insistito a fine anno per la diffusione di dati di bilancio aggiornati, ma che tale informazione non è stata resa pubblica per ragioni di stabilità di finanziaria.

 

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