mercoledì, Maggio 6, 2020

FTSE Mib debole, pesano i PMI europei

da del 06/05/2020 18:35

Il listino milanese ha chiuso la seduta in calo, in linea con la debolezza diffusa in tutta Europa. Il Ftse Mib, dopo una seduta intorno alla parita’, e’ passata in negativo segnando -1,31% a 17159 punti.

Nel frattempo, Wall Street prosegue la seduta poco mossa, con il Dow Jones che registra un +0,02%.

Negli Usa e’ stato registrato ad aprile un crollo dei posti di lavoro nel settore privato pari a 20.236.000 unita’, rispetto al calo di 27.000 unita’ del mese precedente, un dato migliore della attese, visto che il consenso degli economisti contattati dal Wall Street Journal si aspettava un crollo di 22 milioni di unita’.

Per quanto riguarda l’Eurozona, l’indice Pmi composito finale di aprile e’ crollato a 13,6 punti dai 29,6 di marzo. Il dato e’ marginalmente superiore alla rilevazione preliminare a quota 13,5.

L’indice finale relativo al settore dei servizi e’ invece sprofondato a 12 punti rispetto ai 26,4 punti del mese precedente, al di sopra degli 11,7 punti del preliminare. Entrando nel dettaglio dei singoli Stati, il Pmi servizi definitivo della Germania di aprile sceso a 16,2 punti rispetto ai 31,7 di marzo, al di sopra dei 15,9 della lettura preliminare.

L’indice Pmi servizi francese si e’ attestato a 10,2 punti rispetto ai 27,4 del mese precedente, in calo rispetto al preliminare a quota 10,4.

Infine a livello italiano, la lettura del Pmi servizi si e’ attestata a 10,8 punti dai 17,4 di marzo.

A piazza Affari, in rialzo Amplifon (+5,27%), Campari (+1,13%) e Nexi (+0,49%). Contrastati gli industriali. Bene Pirelli (+4,28%), Leonardo Spa (+1,94%), Ferrari (+1,31%) e Stm (+0,57%), mentre hanno chiuso in territorio negativo Prysmian (-5,13%), B. Unicem (-1,77%) e Fca (-0,61%).

In forte calo Cnh I. (-6,53%), dopo i conti trimestrali. La societa’ ha archiviato il primo trimestre dell’anno con una perdita netta di 54 milioni di dollari rispetto all’utile netto registrato nello stesso periodo del 2019 e pari a 264 milioni di euro.

Debole il settore bancario con lo spread Btp/Bund a 247,706 punti base: Ubi B. -2,26%, Intesa Sanpaolo -2,12%, Bper -1,18%, Mediobanca -0,19%.

Da segnalare Unicredit (-0,83% a 6,6 euro), dopo la pubblicazione dei conti del primo trimestre. Banca Akros ha ridotto il rating del titolo a neutral da accumulate, con target price invariato a 7,5 euro per azione.

In rosso il comparto oil: Tenaris -3,85%, Eni -3,04%, Saipem -2,95%.

In netta flessione anche Finecobank (-4,97%) e Azimut H. (-3,03%). Tra le mid cap, focus su Rai Way (+6,74% a 5,07 euro), su cui Mediobanca Securities ha ribadito la raccomandazione outperform e il prezzo obiettivo a 7,02. Rating buy anche per Banca Imi, che alza il target price da 6,1 a 6,3 euro.

In territorio positivo anche Salini Impregilo (+1,12%). Il Tribunale ha fissato la data dell’omologa del piano Astaldi (-2,12%) per il 23 giugno, che rappresenta l’ultimo step formale per la definitiva approvazione del piano di Astaldi.

In forte calo, invece, Fincantieri (-5,71% a 0,71 euro). Banca Akros ha ridotto la raccomandazione sul titolo da neutral a reduce, con prezzo obiettivo a 0,65 euro.

In evidenza Isagro che segna +12,36%, dopo l’accordo con Fmc Corporation per un’offerta vincolante in base alla quale la stessa Fmc acquisira’ gli asset di Isagro relativi alla molecola Fluindapyr al prezzo di 55 milioni di euro.

Sull’Aim, denaro su Matica (+12,99%). La societa’ si e’ aggiudicata la fornitura di moduli Financial Instant Issuance (Fii) per Bank of China, una delle piu’ importanti banche cinesi controllata dal governo della Repubblica Popolare Cinese. L’ordine di sistemi Fii prevede la fornitura di 301 unita’ di K3, per un totale di circa 550.000 euro.

 

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