Tim continua il suo rally a Piazza Affari dopo che MF-Milano Finanza ha stimato il valore della rete unica in 40 miliardi.
Sul Ftse Mib si salvano i titoli bancari.
Deboli i petroliferi tranne Saras nonostante l‘embargo alla Russia e l‘aumento del prezzo del greggio.
Vendite su Ferrari, penalizzata dagli analisti.
da del 31/05/2022 17:57
di Marco Capponi
Il Ftse Mib chiude le negoziazioni di giornata ampiamente sotto la parità e tra i pochi titoli di Piazza Affari che si muovono in controtendenza spicca Tim, dopo l’accordo sulla rete unica il cui valore MF-Milano Finanza, in esclusiva, ha stimato in circa 40 miliardi di euro. Il titolo Telecom per tutta risposta guadagna il 2,9%.
Si salvano i bancari
A salvarsi dal profondo rosso ci sono poi i titoli bancari, sostenuti ancora una volta dall’ipotesi di rialzo dei tassi di interesse e dalle indiscrezioni sul consolidamento del settore. Banco Bpm guadagna lo 0,2%, Bper fa ancora meglio e sale dell‘1,7%, Unicredit è piatto, Mediobanca flette dello 0,5%. Solo Intesa Sanpaolo fa peggio e perde l‘1,4%.
Focus sui petroliferi
Giornata chiave per i titoli petroliferi, dopo che i leader Ue hanno raggiunto l’accordo per l’embargo al greggio russo. Nonostante ciò, le Società del settore si muovo perlopiù sotto la parità. Tenaris perde il 3,7%, Saipem l’1,9%, Eni è piatto. Fuori dal listino principale in forte evidenza Saras, che beneficia della notizia e strappa un +6,9%.
Debole la galassia Agnelli- Exor
La performance di Ferrari (-4,3%) svantaggia di riflesso i principali titoli della galassia Exor (-2,5%). A penalizzare la rossa di Maranello c’è stato il giudizio degli analisti di Citi, che hanno ridotto il target price sul titolo a 140 euro. Debole infine Leonardo (-2,2%).