martedì, Marzo 2, 2021

Non è un Paese per ciclisti: un  morto ogni due giorni sulle strade………

Il report dell’Associazione sostenitori e amici polizia stradale (Asaps) registra 31 ciclisti morti dall’inizio dell’anno. A febbraio il record con 17 ciclisti vittime di incidenti stradali in 28 giorni.

  INCIDENTI STRADALI      CICLISTI       ASAPS

da aggiornato alle 14:3401 marzo 2021 

              © Francesco Fotia / AGF 
                  ciclisti nel centro storico di Roma

AGI – Strage di ciclisti sulle strade italiane. Secondo l’ultimo report dell’Associazione sostenitori e amici polizia stradale, dall’inizio dell’anno ne sono morti 31, uno ogni due giorni.

Dopo i 14 decessi di gennaio, febbraio ha fatto registrare un bilancio ancora più pesante, con 17 vittime in ventotto giorni (15 uomini e 2 donne, 13 italiani e 4 stranieri), in deciso aumento rispetto alle 15 del febbraio 2019 e alle 10 del febbraio 2018 (non sono ancora disponibili i dati ufficiali Aci-Istat relativi all’anno scorso).

“L’emergenza Coronavirus e l’introduzione delle limitazioni alla mobilità – sottolineano i responsabili dello speciale “Osservatorio ciclisti” dell’associazione – non hanno avuto particolare effetti sui ciclisti, e anche questa utenza debole come i pedoni patisce i gravissimi comportamenti come quello della pirateria stradale”. Quattro in febbraio gli episodi con fuga degli autori del sinistro e vittime lasciate sull’asfalto: in pratica, il responsabile di sinistri mortali con il coinvolgimento di ciclisti fugge in almeno un caso su 4. Gli episodi di pirateria sono avvenuti a Vittoria (Ragusa), Aprilia (Latina), Taviano (Lecce) e Sernaglia della Battaglia (Treviso).

Sempre a febbraio, i  ciclisti ricoverati in “codice rosso” in prognosi riservata presso gli ospedali di zona in un periodo con le terapie intensive già sotto pressione per il Covidsono stati 29, in aumento rispetto ai 22 del mese precedente. Nessuno dei conducenti al momento del sinistro è risultato alterato alla guida, ma spesso solo i successivi accertamenti medico-legali presso le strutture sanitarie possono dare ulteriori conferme.

Degli incidenti più gravi, 3 si sono registrati in Emilia Romagna (8 da inizio anno), regione in cui la bici ha il più ampio utilizzo tra la popolazione negli spostamenti quotidiani, 3 in Veneto e 3 in Sicilia; 2 in Puglia, 2 in Lombardia, 1 in Toscana, Piemonte, Lazio e Abruzzo. Due sinistri mortali hanno coinvolto bici da corsa. I veicoli investitori si distinguono in 11 auto, 5 autocarr1 ed un motociclo.

Sui 17 ciclisti morti a febbraio gli ultra60enni sono stati 5, a conferma che le persone più anziane sono quelle più a rischio anche sulle due ruote, come per i pedoni. Due i minorenni deceduti, il più piccolo aveva solo 14 anni.

“Il nuovo Osservatorio Ciclisti – afferma Giordano Biserni, presidente Asapsè una cartina di tornasole che fornisce immediatamente l’andamento dei decessi sul territorio nazionale: questi nuovi tristi dati, con 17 ciclisti morti a febbraio, ci preoccupano, perché avvenuti in un momento di mobilità ridotta.Un decesso ogni due giorni nei mesi più freddi ci porta a pensare a cosa potrà accadere in quelli più caldi. Proprio con le temperature più miti si sono contati 6 ciclisti morti, in tre giorni, tra il 23 e il 25 febbraio”.

“Non ci stancheremo maiprosgue Biserni di dire che la pirateria non è stata sconfitta negli ultimi anni, anzi è tornata in modo preponderante, con 6 casi su 31 mortali da inizio anno. Troppe fughe perché il veicolo è scoperto da assicurazione, oppure perché chi lo conduce è senza patente, ha la patente revocata o sospesa o ancora perché in stato di ebbrezza o distratto dall’uso del cellulare”.

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