domenica, Novembre 17, 2019

Operato per un tumore al cervello mentre suona il piano. L’intervento eccezionale

Il musicista eseguiva melodie musicali e i medici gli asportavano la massa tumorale. È successo all’ospedale Bufalini di Cesena

TiscaliNews

Al Bufalini di Cesena un musicista con un tumore cerebrale è stato operato al cervello da sveglio, mentre eseguiva alcune melodie musicali al piano. Si tratta di un intervento eseguito nei giorni scorsi utilizzando la tecnica dell’‘Awake Surgery (Chirurgia da sveglio) che consiste nell’operare il paziente in condizione di veglia con un duplice scopo: asportare la massa tumorale e, nel caso specifico, salvaguardare le abilità musicali.

Una tecnica nuova
L’awake surgery, spiega una nota dell’ospedale, è una metodica iniziata da qualche anno nella Neurochirurgia del Bufalini, dopo un periodo di perfezionamento dei neurochirurghi cesenati in vari centri, tra cui il dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Montpellier diretta dal professor Hughes Duffau (luminare in questo campo di studi). Consente al paziente di rimanere vigile e in grado di rispondere a una serie di test prestabiliti posti dal neuropsicologo, in modo da localizzare e asportare nel modo più completo e preciso possibile la massa tumorale, senza danneggiare le aree cerebrali che regolano il linguaggio, il movimento e le altre funzioni cognitive superiori. Tutto ciò al fine di salvaguardare la qualità della vita del paziente.

Cosa è successo durante l’intervento

Nello specifico, durante l’intervento sono state mappate e monitorate tre diverse capacità di comprensione musicale: il riconoscimento dei toni melodici, il ritmo e il contorno musicale. L’operazione, durata circa cinque ore, è stata eseguita dall’equipe multidisciplinare composta dai neurochirurghi dottor Luigino Tosatto, dottor Vincenzo Antonelli, Dottor Giuseppe Maimone; dal neurofisiologo, dottoressa Chiara Minardi; dai neuroanestesisti, dottor Marco Bocchino e dottoressa Giuseppina Pugliese; dai neuropsicologi, professoressa Caterina Bertini e dottor Davide Braghittoni dell’Università degli Studi di Bologna, Dipartimento di Psicologia di Cesena e da personale infermieristico coordinato da Milena Maccherozzi.

17 novembre 2019

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