giovedì, Aprile 2, 2020

Piazza Affari la migliore in Europa. Spread Btp/Bund in calo

A Milano in luce il comparto petrolifero spinto dal rally prezzo del greggio, con Saipem che ha guadagnato l’8,87%, Eni il 6,93% e Tenaris il 4,6%. Positivi anche gli altri listini del Vecchio Continente. Wall Street trainata dalla prospettiva di un accordo Arabia Saudita-Russia annunciato da Trump

di MF-Dowjones del 02/04/2020 17:54

L’azionario europeo ha chiuso la seduta in territorio positivo dopo aver accelerato al ribasso in scia ai dati del mercato del lavoro statunitense. Il Ftse Mib ha registrato un rialzo dell’1,75% a 16834 punti, la performance migliore tra le principali borse europee. Londra è infatti salita dello 0,47%, Francoforte dello 0,27% e Parigi dello 0,33%.

Spread Btp/Bund in calo a 192 punti.

A spingere il mercato sono state le parole del presidente statunitense Donald Trump che ha scritto su Twitter: “ho appena parlato con il principe ereditario saudita, Muhammad Bin Salman, il quale ha discusso con il presidente russo, Vladimir Putin. Mi aspetto che concordino un taglio di circa 10 milioni di barili al giorno, un risultato grandioso per il settore del petrolio e del gas”.

Wall Street, nel frattempo, dopo un’apertura debole dovuta ai dati del mercato del lavoro, ha accelerato al rialzo in scia alle parole di Trump. Il Dow Jones, alle ore 18,00, segna +1,6%, lo S&P500 + 1,8% e il Nasdaq +1,5%.

Sul fronte dei dati macro, focus quindi sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti (dato destagionalizzato), che sono aumentate di 3.341.000 di unità a quota 6,6 milioni, rispetto al totale rivisto di sette giorni fa.

Da segnalare, inoltre, che a febbraio, l’indice dei prezzi alla produzione industriale nell’area euro + sceso dello 0,6% mese/mese ed e’ calato dell’1,3% anno/anno. La componente core, meno volatile perchè esclude l’energia, è rimasta invariata a livello congiunturale e salita dello 0,5% su base tendenziale.

A piazza Affari in luce il comparto petrolifero spinto dal rally prezzo del greggio, con Saipem che ha guadagnato l’8,87%, Eni il 6,93% e Tenaris il 4,6%.

Segue Atlantia (+5,92% a 12,71 euro), su cui Bank of America ha alzato il rating a buy, con un target price di 20 euro, perchè secondo gli analisti il traffico dovrebbe registrare un recupero nel 2021 e un accordo sul tema Aspi appare molto probabile.

Bene Poste I. (+5,14%), che ha contribuito alla raccolta di Cdp con 265 miliardi di euro da buoni fruttiferi e libretti postali (+2,7% anno/anno).

Tra i bancari, denaro su Mediobanca (+3,44%), Banco Bpm (+2,72%), Ubi (+2,47%) e Intesa Sanpaolo (+0,21%). In calo, invece, Unicredit (-1,18%) e Bper (-0,81% a 2,69 euro), su cui Banca Akros ha ridotto il target price a 3,4 euro da 4,8 euro, confermando a neutral il rating, di riflesso ad un taglio delle stime di utile per azione. Al di fuori delle blue chip, in evidenza B.P.Sondrio (+7,72%) e Mps (+1,79%).

Contrastati gli industriali. In forte rialzo Leonardo (+3,79%) e Pirelli (+3,5%). In territorio positivo anche Buzzi Unicem (+0,63%), Prysmian (+0,4%) e Cnh Industrial (+0,11%), mentre hanno perso terreno Stm (-2,38%) e Ferrari (-0,95%).

Da segnalare Fca (-0,6%), dopo i dati sulle immatricolazioni auto in Italia a marzo, che hanno accusato un tonfo rispetto all’anno scorso.

In rosso Moncler (-1,2%) e S. Ferragamo (-0,42%). Tra le mid cap, bene Italmobiliare (+7,04%), Danieli (+5,65%) e Zignago (+4,87% a 12,06 euro), su cui Equita Sim ha confermato il rating buy e target price 11,6 euro. In rialzo anche Garofalo (+1,62% a 5,02 euro), dopo che l’ad., Maria Laura Garofalo, ha acquistato sul mercato 1.500 azioni della società a un prezzo medio unitario di 4,95 euro che hacomportato un investimento complessivo di 7.425 euro.

Focus su Interpump (+6,05% a 22,8 euro). Equita Sim ha confermato il rating buy, riducendo del 12% a 31 euro il prezzo obiettivo sul titolo, dopo un incontro con la società, focalizzato principalmente sulla situazione creata dal Covid-19. La resilienza del gruppo, secondo gli analisti, dovrebbe dimostrarsi anche in questa crisi, a cui Interpumo arriva con un debito netto molto contenuto che lascia spazio per M&A nei prossimi 12-18 mesi.

In flessione Saras (-5,28%), Technogym (-5,09%) e Brembo (-4,05%).

Sull’Aim, in rally Arterra (+21,54%), dopo che il cda ha deliberato l’avvio del programma di acquisto di azioni ordinarie proprie, in esecuzione dell’assemblea dei soci il 20 settembre 2019.

 

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