lunedì, Marzo 30, 2020

Piazza Affari recupera sul finale. Trainata da Wall Street

Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,3% a 16872 punti. Positive anche le altre borse europee. A Milano in rosso le banche, a causa della raccomandazione della Bce di non pagare dividendi almeno fino al mese di ottobre. Fra i titoli industriali, in forte aumento le utility. Cresce lo Spread Btp/Bund

 

di MF-Dowjones del 30/03/2020 17:56

Giornata all’insegna della volatilità per il listino milanese che, dopo un’apertura positiva ma gran parte della seduta in negativo, è tornata a salire in scia alla performance di Wall Street. Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,3% a16872 punti. A pesare sul mercato la raccomandazione della Bce alle banche del 27 marzo di non pagare dividendi e/o buyback almeno fino al mese di ottobre.

Positive anche le altre borse europee: Londra +0,97%, Francoforte + 1,9% e Parigi +0,62%.

Cresce lo spread Btp/Bund a 201,5 punti.

La borsa statunitense, nel frattempo, prosegue la seduta in progresso con il Dow Jones che segna +2%, in rimbalzo dopo le perdite di venerdì. Trump ha approvato un  pacchetto di stimoli da 2 mila miliardi di dollari a favore delle famiglie e delle imprese americane colpite dallemergenza coronavirus.

Sul fronte dei dati macro, l’indice di fiducia economica nei Paesi dell’Eurozona si è attestato a marzo a 94,5 punti rispetto ai 103,4 di febbraio. Il dato è al di sopra del consenso degli economisti, fissato a quota 90,6 punti.

Per quanto riguarda la Germania, l’indice dei prezzi al consumo tedesco, nella lettura preliminare di marzo, è aumentato dello 0,1% a livello mensile e dell’1,4% a livello annuale. Il dato ha spinto il rialzo del Dax, che ha chiuso la seduta con un +1,9%.

A piazza Affari, in rosso le banche dopo la decisione della Bce: Unicredit -7,46%, Intesa Sanpaolo -6,12%, Mediobanca -3,62%, Banco Bpm -3,58%, Ubi -2,93%, B.P.Sondrio -1,93%, Mps -0,27% e Bper -0,04%.

Sotto la lente degli analisti il settore del lusso, su cui Goldman Sachs e Jefferies hanno tagliato le stime per tener conto dell’impatto del coronavirus. Pesanti perdite per S. Ferragamo (-2,71% a 12,55 euro), su cui Jefferies ha ridotto la raccomandazione da hold a underperform, con un prezzo obiettivo da 12,5 a 11 euro. Rating neutrale invece per Goldman Sachs, che ha ridotto il prezzo obiettivo da 16,8 a 13,5 euro. In discesa B. Cucinelli (-2,77% a 26 euro), su cui Jefferies ha tagliato la raccomandazione da buy a hold, con prezzo obiettivo che scende da 32 a 30 euro.

Contrastati gli industriali. In rosso Cnh Industrial (-2,8%), Fca (-2,59%), Prysmian (-2,45%) e Leonardo (-1,26%), mentre chiudono in territorio positivo Pirelli (+0,48%), Buzzi Unicem (+0,73%), Ferrari (+1,13%) e Stm (+5,06%).

In luce Diasorin (+7,37%). Abbott ha ottenuto infatti l’autorizzazione all’uso per emergenza da parte dellFda per un nuovo test molecolare Covid-19 ‘point-of-care’ che secondo la società può fornire risultati positivi in appena 5 minuti e risultati negativi in 13 minuti.

In evidenzia Juventus (+5,07%), dopo che la società, in ragione dell’emergenza sanitaria globale attualmente in corso che sta impedendo lo svolgimento dell’attività sportiva, ha deciso di ridurre i compensi dei calciatori e dell’allenatore per un importo pari alle mensilità di marzo, aprile, maggio e giugno 2020. Gli effetti economici e finanziari derivanti dall’intesa raggiunta sono positivi per circa 90 milioni euro sull’esercizio 2019/2020.

In rialzo Italgas (+6,3%), A2A (+5,95%), Hera (+4,79%), Snam (+5,3%), Enel (+3,75%) e Terna (+0,52%). Seguono Recordati (+7,65%), Nexi (+5,45%) e Poste Italiane (+0,82% a 7,91 euro).

Tra le mid cap, denaro su Ima (+5,14%), Inwit (+5%), Iren (+4,88%) ed Salini Impregilo (+4,87%), mentre hanno registrato forti perdite Cerved (-11,87%), Brembo (-7,64%) e Igd (-5%).

Da segnalare Fiera Mi, invariata a 2,69 euro. Banca Imi ha rivisto la raccomandazione e il prezzo obiettivo del titolo, in seguito alla cancellazione del Salone del Mobile.

Sull’Aim, denaro su Assiteca (+4,09%), che ha chiuso la semestrale al 31 dicembre 2019 con un risultato netto di 5,15 milioni di euro, in crescita dell’8% anno/anno.

 

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