lunedì, Gennaio 31, 2022

Tra Portogruaro e Conegliano-Schianto sull’A28, morte due cugine. Gravi due bimbe. Pirata della strada fermato: era ubriaco….

                                                                                                      CRONACA

Azzano Decimo, il conducente del Suv avrebbe prima speronato l’auto dei genitori delle vittime, due giovani trevigiane, e poi la Panda. Fuggito, è stato fermato poco dopo: aveva un tasso alcolico tre volte superiore il consentito. Una delle due giovani era infermiera e lavorava all’Usl 2

di Nicola Rotari
Jessica Fragasso e, a destra, Sara Rizzotto. Al centro, l’auto dopo l’incidente in autostrada

Incidente stradale domenica 30 gennaio lungo l’autostrada A28nel tratto friulano tra Azzano Decimo e Villotta di Chions, in direzione di Conegliano. Una Fiat Panda su cui viaggiavano due giovani, una neonata e una bimba di due anni e mezzo, è stata travolta da un Land Rover Defender con al volante un automobilista di nazionalità bulgara che è fuggito via a piedi ed è stato poi fermato. Sottoposto all’alcoltest al momento dell’arresto, è risultato avere un tasso alcolico oltre tre volte il consentito.

Le vittime

Per le giovani, sedute sui sedili anteriori dell’utilitaria, non c’è stato nulla da fare: sono morte sul colpo. Si tratta di Jessica Fragasso, 20 anni di Mareno di Piave, e Sara Rizzotto, 26 anni di Conegliano, erano cugine. Gravi invece le condizioni della neonata e dell’altra bimba di due anni che si trovavano sedute sul sedile posteriore dell’utilitaria, entrambe figlie di Sara Rizzotto: entrambe sono state trasportate in Ospedale a Udine dalle ambulanze del Suem 118 e attualmente si trovano ricoverate nei reparti di neurochirurgia e neonatalogia. La prognosi è riservata. Sara Rizzotto lavorava come infermiera all’Ulss 2, era stata assunta nel febbraio 2019 e assegnata al Sisp (Servizio di Igiene e Sanità Pubblica) di Conegliano. Il direttore generale Francesco Benazzi ha espresso a nome di a tutta la comunità dell’Ulss 2 vicinanza «alla sua famiglia in questo drammatico momento». Le due auto rientravano a casa da Caorle (Venezia), avevano approfittato della bella giornata di sole per una gita domenicale.

 La dinamica

Secondo quanto ricostruito dalla polizia stradale di Pordenone, che ha svolto i rilievi dell’incidente, il Suv dell’automobilista bulgaro ha prima speronato una Fiat 500 su cui viaggiavano i genitori di Jessica e poi la Fiat Panda che precedeva il primo veicolo. I mezzi viaggiavano in direzione Conegliano, per alcune ore il tratto è rimasto chiuso. Intervenuti sul posto i vigili del fuoco di San Vito al Tagliamento e Pordenone oltre ai medici e infermieri del Suem 118. Per le due giovani non c’è stato nulla da fare. L’automobilista fuggito aveva nel frattempo superato le recinzioni dell’autostrada e si era dileguato a piedi, in stato confusionale. È stato catturato poco dopo, verso le 22 circa: si trova in stato di fermo: è accusato di omicidio stradale colposo plurimo aggravato, omissione di soccorso, fuga. 

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31 gennaio 2022 (modifica il 31 gennaio 2022 | 15:52)

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