lunedì, Luglio 10, 2023

Ama paga l’emergenza rifiuti. Gualtieri presenta il conto e valuta il cambio ai vertici

Questo pomeriggio è in calendario una riunione di maggioranza. All’ordine del giorno anche la discussione sul cambio del direttore generale. Al posto di Andrea Bossola potrebbe subentrare Antonio Migliardi.

 

L’assessora Sabrina Alfonsi, ai nostri taccuini, lo aveva in qualche modo lasciato intendere. Il problema dell’emergenza rifiuti che sta mettendo in seria difficoltà la città “è tutto interno ad Ama”. Ed ecco che a due settimane da quelle parole, con le montagne di sacchetti che ancora appestano i marciapiedi dal centro alla periferia, l’ora della resa dei conti si avvicina. Salvo sorprese, secondo quanto ricostruito da RomaToday, il direttore generale dovrebbe essere sostituito in settimana. Esce Andrea Bossola, entra Antonio Migliardi, attuale direttore del Personale.

Già, perché l’emergenza rifiuti non è ancora finita e Roma ormai da più di un mese è alle prese con una crisi legata alla raccolta che ha pochi precedenti per estensione temporale. Di intoppi in una filiera fragile la cronaca ne ricorda parecchi, ma solitamente in un paio di settimane si tornava a respirare. Stavolta la stessa narrazione va avanti da più di un mese tra marciapiedi invasi da immondizia con annessi odori nauseabondi e proteste dei cittadini contro il sindaco dem che in Campidoglio non si sa più come gestire. Dalle diffide dei comitati di quartieri che ricorrono ad avvocati per certificare i rischi per la salute pubblica ai sacchetti dati alle fiamme ai cassonetti rovesciati e piazzati in messo alla strada.

Diverse le questioni su cui sia il sindaco Roberto Gualtieri che l’assessora Sabrina Alfonsi cercano risposte per spiegare ai romani cosa sta succedendo, con due unici elementi di certezza. Il primo, dicevamo, lo ha ammesso la stessa Alfonsi intervistata da RomaToday giorni fa: stavolta gli sbocchi negli impianti ci sono, il problema è tutto interno ad Ama. Il secondo è la presa di coscienza che circola in Campidoglio. “È l’ora del cambio di passo – c’è chi commenta tra i consiglieri dem – sarà in parte colpa di quel che abbiamo trovato, ma gli errori sono anche nostri”.

Verso il cambio del dg

Questo pomeriggio è in calendario una riunione di maggioranza. All’ordine del giorno, appunto, anche la discussione sul cambio del direttore generale. Al posto di Andrea Bossola potrebbe subentrare, secondo quanto risulta al nostro giornale, il direttore del personale Antonio Migliardi. Nel frattempo a Bossola il presidente Daniele Pace ha chiesto un rendiconto con una dettagliata relazione da presentare al prossimo Cda che spieghi cosa è successo fino ad ora. Com’è possibile che il sistema delle manutenzioni dei mezzi sia saltato in pochi giorni riducendo a metà la flotta disponibile su strada per svuotare i cassonetti? Perché non si è ancora riusciti a noleggiare nuovi compattatori? Domande alle quali in via Calderon de la Barca qualcuno dovrà necessariamente rispondere.

L’opinione – Roma, Gualtieri e un’emergenza che puzza di fallimento

L’adesione agli straordinari

Tra i problemi attuali ne troviamo anche al capitolo che riguarda il personale in servizio, inferiore alle necessità. Il nuovo accordo su retribuzioni e straordinari non starebbe garantendo le adesioni necessarie a coprire in maniera soddisfacente per il fabbisogno le domeniche e i festivi. Ricordiamo che l’accordo attualmente in vigore prevede l’adesione agli straordinari su base volontaria per 90 euro in più. La vecchia sperimentazione invece, quella che è stata archiviata, prevedeva un premio di produttività che toccava quota 200 euro se veniva garantita la presenza continuativa dal sabato al lunedì. Insomma, la risposta degli operatori in servizio domenicale non è stata almeno finora quella sperata. Aspetto che non ha fatto che peggiorare un quadro già emergenziale durante la settimana.

L’attacco della Cgil

Intanto il clima con i sindacati non è dei più distesi, specialmente con la Cgil che chiede al sindaco un cambio radicale di impostazione all’interno della municipalizzata. “Ci troviamo con un’azienda che, con annunci continui, promette soluzioni miracolose e importanti innovazioni nella raccolta ma nei fatti sembra brancolare nel buio, con una Direzione Generale assente, con l’intera gestione aziendale nelle mani di due sole persone: il presidente del Cda, nominato da Gualtieri, e il suo consulente di fiducia”. Questo solo un passaggio dell’ultima nota diffusa. Toni infuocati che non accennano a placarsi.

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