martedì, Gennaio 7, 2020

Tempi duri per chi guida con lo smartphone: multe di 1700 euro e sospensione della patente

Inasprite le multe per chi guida guardando lo smartphone (Ansa)

C’è anche la nuova norma sulla distanza di sicurezza laterale in caso di sorpasso di biciclette e l’istituzione delle Zone scolastiche con precisi limiti di velocità.

da Tiscalinews del 7 gennaio 2020

Si preparano tempi duri per chi guida con l’occhio rivolto al cellulare. Una misura contenuta tra le norme per la sicurezza in discussione alla Camera prevede un forte inasprimento delle multe, da 422 a 1697 euro con sospensione della patente fino a tre mesi in caso di recidiva, per chi guida utilizzando lo smartphone. Cosa che insieme all’alta velocità risulta la principale causa di incidenti nel nostro Paese.

Va detto, ad onor del vero, che dopo le recenti tragedie stradali, come quella di Lutago o Senigallia, tra i parlamentari sia di maggioranza che di opposizione c’è una sensazione di dubbio sull’efficacia di ulteriori sanzioni e misure punitive.

Distanza sicurezza per il sorpasso di bici

Insieme a questa disposizione viene anche introdotto l’obbligo di cinture di sicurezza per gli scuolabus con decorrenza però dal 2024.

Le modifiche al codice della strada tuttavia non finiscono qui. C’è anche la nuova norma sulla distanza di sicurezza laterale di 1,5 metri in caso di sorpasso di biciclette. Si limita inoltre la velocità nelle Zone scolastiche (di nuova istituzione) dove la velocità dovrà essere limitata ai 30 chilometri orari, almeno negli orari di entrata e uscita.

Per quanto riguarda l’attraversamento dei pedoni, sarà possibile allestire attraversamenti rialzati ad altezza di marciapiede, con lo scopo di rallentare le auto. A questo si aggiunga la possibilità di utilizzare le cosiddette bande sonore per rallentare la velocità delle auto in transito.

Chi è a favore e chi è contro 

A sollecitare una rapida approvazione da parte dell’Aula di Montecitorio delle modifiche è Raffaella Paita (Iv), dopo che esse sono state licenziate dalla Commissione Trasporti già a luglio, in un clima bipartisan. Prima la crisi di governo e poi la legge di Bilancio, che blocca l’iter delle leggi con spese, hanno fermato il testo. Paita, le cui proposte sono state accolte nel ddl votato in Commissione, chiede ora una rapida approvazione. Una sollecitazione condivisa da Sergio Battelli (M5s), presidente della Commissione Politiche Ue.

Ma c’è il dubbio che le nuove norme, pure utili, non risolvano: “C’è una sensazione di frustrazione – dice la vicepresidente della Commissione Deborah Bergamini (Fi) – sulla carta ci sono già tutte le sanzioni e le fattispecie, eppure non si riesce a far diminuire questi episodi”. Bergamini chiede di “investire in campagne di sensibilizzazione, perché non si può imporre per legge di tenere alla propria vita”. Analoga richiesta la fa Vincenza Labriola (Fi), che chiede anche maggiore presenza della Polizia sulle strade. “Qualsiasi legge sarà inefficace – ammonisce Battelli – se ciascuno di noi, non recupererà senso di responsabilità e senso del limite quando si mette alla guida. Facciamo attenzione. Lo dobbiamo alla nostra vita e a quella degli altri”.

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