mercoledì, Dicembre 11, 2019

BANCHE E ASSICURAZIONI-La Bce taglia i requisiti a Deutsche Bank. La holding tedesca in via di liquidazione

Il titolo balza a Francoforte in attesa del primo investor day dopo quattro anni. Fra le mosse attese il risparmio di 100 milioni di euro nella divisione retail, l’applicazione dei tassi negativi sui conti correnti e l’introduzione di spese per servizi fino a oggi gratuiti.

di Elena Dal Maso da MilanoFinanza.it

Deutsche Bank balza dell’1,61% a 6,64 euro in apertura di contrattazioni. La Bce ha ridotto il requisito sulla solidità di capitale del gruppo di Francoforte portando il Cet 1 ratio dall’11,84% all’11,59% a partire dal primo gennaio 2020. La decisione, spiega il gruppo tedesco che questa mattina si presenta alla comunità finanziaria nel suo primo investor day degli ultimi 4 anni, riconosce i progressi fatti dal 2016 a oggi e tiene conto dei risultati dello Srep 2019 (Supervisory Review and Evaluation Process).

Il taglio fa riferimento all’abbassamernto del Pillar 2 dal 2,75% al 2,5%. Ora, nella valutazione del secondo pilastro (Pillar II, P2G), la Bce usa come parametro di riferimento, per esempio, il risultato ottenuto dalla banca nello scenario avverso in relazione a un coefficiente patrimoniale del 5,5% oppure, per le banche di rilevanza sistemica mondiale (global systemically important banks, G-SIB, come è Deutsche Bank ), in relazione a un coefficiente del 5,5% maggiorato del requisito della riserva di capitale per la banca. Il risultato è ulteriormente corretto al rialzo o al ribasso per tenere conto di altri fattori, tra cui: il profilo di rischio specifico del singolo ente e la sua sensibilità agli scenari di stress, le variazioni intervenute nel profilo di rischio dopo la data di chiusura della prova di stress (31 dicembre 2017) e le misure adottate dalla banca per attenuare la sensibilità al rischio, quali le cessioni di attività.

La riduzione del Pillar 2 ha come conseguenza, per esempio, il calcolo del Maximum Distributable Amount (Mda), in base al quale si stabiliscono i limiti per lo stacco dei dividendi, la remunerazione variabile dei manager e l’emissione di debito subordinato di tipo AT1.

Dopo l’annuncio del piano di ristrutturazione lo scorso luglio, sottoposto al via libera della Bce, il Cet 1 ratio del gruppo con sede a Francoforte era del 13,39% il 30 settembre scorso. L’amministratore delegato Christian Sewing aveva annunciato al mercato di aver chiesto una riduzione dei requisiti a Francoforte avvertendo che il Cet 1 sarebbe potuto scendere fino a un massimo del 12,5% dal 13,4% del giugno 2019, rispetto all’11,81% indicato nel processo di revisione e valutazione prudenziale Srep 2019 e al 13% inizialmente concordato con la Bce.

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